Tanto tempo fa esisteva un’isola felice chiamata Presa.
Le persone a Presa non potevano vivere autonomamente: il loro organismo riusciva a produrre l’energia sufficiente solo per le funzioni pratiche del corpo, come mangiare, lavarsi i denti, soffiarsi il naso. Il problema degli abitanti di Presa consisteva nel pensare: mettere in fila le idee, parlare, sognare, studiare, erano attività con un dispendio energetico troppo alto e purtroppo questa triste situazione costringeva tutti a restare in casa e a limitare le interazioni sociali.
Non esisteva l’amore ma solo l’atto sessuale, l’amicizia si limitava al baratto di cose materiali utili per provvedere ad una vita apatica e pratica come quella di Presa. La politica ovviamente non esisteva e tutto era regolato dalla fame, dal sonno, dai pruriti fisici.
Benché l’immigrazione di individui pensanti fosse quasi nulla, un ricercatore universitario con molte idee e pochi soldi, si interessò al caso di Presa e decise di trasferirsi. Com’era possibile vivere senza pensare?
Rimase anni lontano da casa, e le sue ricerche furono difficili e ostacolate.
Ma finalmente, riuscì a sviluppare una soluzione.
Si avvalse come cavia di un ragazzo giovane nel pieno delle forze, e installò su di lui un piccolo marchingegno elettrico che colmasse le lacune energetiche del suo organismo. Fece due buchi sulla nuca e connesse il suo cervello alla scatolina elettrica fissata alla cintura.
Funzionò.
Le corde vocali del ragazzo vibrarono per la prima volta e la sua voce uscì. Il ricercatore gli insegnò a parlare, a contare e a studiare come si fa con un bambino.
Non ci fu nemmeno bisogno di insegnargli a pensare: quello venne da sé.
Il ricercatore immigrato gli aveva donato gli strumenti necessari per istruire l’intera isola.
Ci vollero una decina di anni prima che tutto il popolo di Presa fosse dotato di processore energetico e potesse usufruire della sua ricchezza tramite quei piccoli fori sulla nuca, quella piccola ‘’presa’’ elettrica che spalancava le porte del mondo intero.
Dopo 50 anni il ricercatore morì, ma la ricchezza che aveva creato restò intatta: ormai Presa era diventata l’eccellenza della civiltà mondiale, centro di cultura, di politica e di sapere.
Era nata una nuova dinastia di individui pensanti e consapevoli, che si mantenne per l’eternità.
Tutti gli abitanti ancora sorridono ripensando a quanto poco sarebbe bastato per creare prima quell’impero. Connettendo, semplicemente, il cervello alla presa.