Tu raccogli sapientemente le mie parole a mani giunte
Crei un piccolo bacino d’acqua tra quei minuscoli palmi da bambina
e lo privi del suo grigio torbido
Togli il fango da quel misero lago e me lo restituisci
chiaro come il nome che porto.
Le tue inguaribili mani
che sempre mi riportano alla nostra calda solida eterna casa.